Individuare un trattamento efficace per i disturbi dello spettro dell’autismo non è semplice. Questa è un’opinione diffusa anche fra gli esperti che si occupano di trattamento tutti i giorni.
Non catalogabile come patologia, l’autismo è una condizione estremamente particolare, unica nel suo genere. Legata ad un diverso funzionamento cerebrale, è dovuto ad alterate traiettorie del neurosviluppo le cui potenziali cause sono oggi ancora incerte.
L’autismo è caratterizzato da un’elevata variabilità dei sintomi fra un individuo e un altro, sia in termini di gravità sia di manifestazione.
Dimmi una proposta concreta!
Tutti questi aspetti impongono a chi si occupa della pianificazione e dell’ implementazione di interventi per l’autismo una grande complessità di azione. Rendere un trattamento efficace vuol dire
- ideare e mettere in pratica una presa in carico che vada oltre la mancanza di un chiaro e definito meccanismo patologico e
- garantire un rigore metodologico basato sulle evidenze scientifiche e
- spostarsi verso una costante attenzione verso il paziente in un’ottica bio-psico-sociale
- abbracciando diverse discipline e rispettando i diversi livelli di gravità con cui tale condizione può presentarsi.
Nel nostro modello di trattamento dedicato al bambino con autismo, l’Umbrella Behavioural Model (UBM), descritto all’interno del manuale “Valutazione, intervento e ricerca nell’autismo”, abbiamo cercato di racchiudere questo tipo di visione (il modello è applicato dal 2014 presso i nostri centri).
A chi interessa?
In ottica multidimensionale e multidisciplinare, il manuale è stato pensato per un pubblico molto ampio: genitori e caregivers, educatori ed insegnanti e altri professionisti del trattamento e della ricerca nell’autismo.
Ci rivolgiamo quindi a dei lettori che abbiano già una buona conoscenza del disturbo dello spettro dell’autismo e dei principi da cui deriva il nostro tipo di trattamento.
Ci rivolgiamo a chi crede che un maggiore coinvolgimento, sia pratico che teorico, di chi si occupa del bambino possa fare la differenza nel trattamento dell’autismo.
Perché è utile ora per famiglie e insegnanti?
L’esperienza ci ha insegnato che le diverse realtà che circondano il bambino con autismo spesso sono piene di dubbi e incertezze. Queste provocano un vero e proprio stallo nel processo di trattamento. Dubbi e incertezze diventano richieste:
- supporto educativo e formativo delle famiglie
- chiarezza e struttura nella giornata per gli insegnanti
- confronto e approfondimento di cui necessitano alcuni specialisti.
Tutte queste condizioni potrebbero essere superate se si riuscissero a creare delle premesse per lavorare insieme.
Perché sarà utile nel panorama scientifico?
Tramite il nostro manuale, abbiamo cercato di dare degli strumenti sia teorici che pratici per rispondere ai bisogni del nostro potenziale pubblico e creare le premesse che alimenterebbero un lavoro di collaborazione.
Non crediamo che la nostra proposta sia l’unica possibilità di intervento nel panorama complesso del trattamento del disturbo dello spettro autistico, ma bensì ci auguriamo che questa logica di integrazione, che si basa sulle evidenze scientifiche (evidence-based) e sull’approccio bio-psico-sociale alla disabilità, possa diventare di riferimento per chi si occupa di terapia cognitivo-comportamentale sul territorio nazionale.
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